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I borghi marchigiani nel 1600
Autore: ekos - Caricamento fatto il: 2020-07-04 15:52:38
Nel 1626 il pittore naturalista Francesco Mingucci ebbe l'incarico di realizzare una serie di vedute dei principali borghi e castelli dell'entroterra pesarese. Il territorio del Ducato d'Urbino era infatti ormai prossimo a tornare sotto il diretto controllo dello Stato Pontificio, per estinzione dinastica dei Della Rovere.
Queste opere furono inserite nella raccolta Sati, domini, città, terre e castella dei Serenissimi Duchi e Prencipi Della Rovere tratti al naturale proprio con l'intenzione di donare a Papa Umberto VIII un catalago illustrato dei territori di nuovo acquisiti
E' grazie anche a questi lavori, se possiamo farci un'idea della situazione paesaggistica delle campagne marchigiane nel XVII secolo
Ovviamente oltre ai "nostri" amatissimi Sant'Angelo in Lizzola, Monteciccardo e Mombaroccio, vengono riprodotti tanti altri borghi del nostro entroterra marchigiano: Fermignano, Pergola, Cagli e tanti altri. Per una rassegna completa è possibile visitare questo sito della provincia di PU
In un'era come la nostra, in cui immagini di ogni tipo e di qualunque soggetto, vengono prodotte e divulgate in qualsiasi modo e media, mi chiedo: saremo anche noi capaci di tramandare e lasciare una traccia dei nostri tempi, forte e suggestiva ma allo stesso tempo dettagliata, come gli acquarelli prodotti da personaggi come Mingucci? Probabilmente si. E' giusto però guardarsi indietro, prendere spunto e proseguire nella strada tracciata da questi uomini che ci hanno preceduto e che ci accompagnano fino ai nostri giorni